A K A N T H O S
PARCO BOTANICO DIDATTICO "MARIA LUCIA"
NELLE DOLOMITI
CARATTERI FISICI
Il parco è di piccolissime dimensioni. Si trova a poco più di 600 m s.l.m. Ha la forma di un trapezio irregolare, in parte pianeggiante e in parte degradante verso Nord- Nord Ovest.
Lungo il lato più corto, passa una strada interpoderale privata, di proprietà del parco, sulla quale si affacciano il cancello e il cancellino d'ingresso.
Nel corso dei lavori di costruzione della casetta, è stato rinvenuto un grosso trovante scuro -il Sassone- collocato poi nel piccolo frutteto e attorniato da settembrini viola.
Il terreno , calcareo- argilloso e incoerente, fa parte di un'antica conoide.
Secondo la classificazione di Mayr-Pavari e tenendo conto delle ultime variazioni climatiche, il parco si colloca nella fascia del Castanetum freddo.
Da lì, guardando intorno, si possono ammirare le famose Dolomiti:
l'Imperina, con le celeberrime miniere di pirite, del gruppo dei Monti del Sole;
l'Agner, il piú alto, con la pala piú alta d'Europa, del gruppo delle Pale di San Martino;
le Pale di San Lucano, come una scogliera esotica sottomarina;
la parete sud della Regina delle Dolomiti, la Marmolada;
il Pelsa, contrafforte del mitico Civetta, la parete delle pareti;
il Framont, con la sua croce che brilla al tramonto;
la Moiazza, bellissima sorella del Pelmo;
la maestosa catena Tamer-San Sebastiano, sovrastante la piega-faglia della Val Sugana;
il Celo, il piú piccolo, del gruppo della Schiara de Oro.
ZONE PRESENTI
- un Arbusteto a rosai vari, tra cui l'antica rosa rugosa, gelsomini di S. Giuseppe, maonie, deuzie, spiree, veigelie, dafni, agapanti... faggi a spalliera. Spiccano Scarlett e Ruby, due grandi esemplari di quercia del Canada, dalle foglie rosso scarlatto in autunno.
Dal muretto merlato si affacciano bergenie ed emerocallidi.
Di fianco al cancello c'è Sansone, un enorme acero secolare che va trattato con ogni riguardo perché sostiene, con le sue radici, la strada interpoderale sopra menzionata
- la Forestina con una ventina di alberi secolari di essenze locali: frassini, aceri, tigli... e un caso di acclimatazione eccezionale: tre esemplari di cedro (o cipresso ) del Giappone.
Anche ognuna di queste piante ha un nome: Attilio, Robinia, Anaconda, Giovanni, Pinetto, Mario, Adorno, Gigetto junior, Junikiro, Akira, Kenko, Walli, Piedone verde, Torquato, Elso...
Attraversa il bosco il Sentiero delle farfalle, a buddleie.
- il Brolo con alcuni alberi da frutto: meli, ciliegi, susini, melograni, olivi, goji, giuggioli, frutti di bosco... È presente anche Moreno, un rigoglioso gelso.
- un vasto Piazzale, in terra battuta dove, nella bella stagione, vengono portate le semirustiche: gelsomini, clivie, oleandri, ibischi cinesi, limoni, camelie, agavi, aloe, calle, dracene...
- sull' angolo a sud crescono due grandi betulle: Alba e Chiara.
Vicino alla casetta, offre le sue noci, Remy, il noce. Altri piccoli noci crescono, sparpagliati, nella Forestina.
- la Recinzione tutto intorno, con una rete ricoperta di vite del Canada, caprifoglio, glicine; un filare di laurocerasi dai fiori profumati; un'alta quinta di tuie e cipressi tenuta a spalliera, come una grande parete verde ondulata.
Sono un prato e sto morendo...
I disastri dell'uragano
© Tutti i diritti riservati